martedì 19 maggio 2015

Molti italiani in asta da Dorotheum a Vienna il 9-12 giugno

Continuano le news sui risultati d'asta, ma anche sui prossimi appuntamenti, come quello del 9-12 giugno da Dorotheum a Vienna, dove saranno presenti diversi artisti italiani con alcune eccellenze, fra le quali: Enrico Castellani con “Superficie” del 1960 (€ 450.000-650.000) e “Superficie bianca” del 2005 (€ 200.000-300.000), Paolo Scheggi con “Intersuperficie curva-Nero” del 1966 (€ 200.000-300.000), Michelangelo Pistoletto con “Porta bianca” del 2007 (€ 80.000-120.000), un lavoro eseguito sul tema del Terzo Paradiso, con la collaborazione di Gianna Nannini che presta la sua figura e la sua voce in un “duetto” ideale fra arte visiva e arte musicale; Agostino Bonalumi con “Bianco” del 1978 (€ 75.000-100.000), Dadamaino con “Volume” del 1959 (€ 80.000-120.000), Carla Accardi con “Per l’infinito lo scirocco n. 2” del 1987 (€ 50.000-70.000) e Fausto Melotti con “Linee” del 1961, modernismo puro per una scultura geometrica in ottone dell’artista che sostiene che l’arte sia „uno stato angelico geometrico della mente” (stima € 150,000-200.000). Sempre in ambito italiano si colloca una grande scultura ovoidale di 2 metri che Agostino Bonalumi realizzò in fibra di vetro rosso lucido (€ 180.000 – 250.000). Presente anche Piero Manzoni con „Achrome“ (€ 200.000-300.000) una tela bianca cucita.



"La mia preoccupazione è di creare una superficie completamente bianca (o meglio ancora: completamente incolore, neutra), che è al di là di qualsiasi aspetto pittorico e ogni intervento esterno integra il valore dell’area/superficie ( un colore bianco, che non è né un paesaggio polare, né un soggetto suggestivo, né rappresenta un bellissimo soggetto, né una sensazione, né un simbolo o qualsiasi altra cosa: una superficie bianca, è semplicemente uno spazio bianco". [Piero Manzoni]



Ci saranno poi le ceramiche di Lucio Fontana: una splendida figura di donna a mezzo busto, smaltata in policromia e lustri, eseguita dal Maestro dello Spazialismo nel 1949 (€ 160,000-220.000), come pure gli altri lavori presenti in catalogo: due “piatti” raffiguranti “Maschere” del 1948/’50 (ciascuno € 75.000-95.000) e il drammatico “Crocefisso” in ceramica bicolore (€ 65.000-85.000).

Tra i big esteri uno dei top lot è quello di Ilya Kabakov „Landscape with a Pioneer camp 1973“, war 2004“ (stima € 450.000 – 600.000). Molta attesa anche per la „Kiste“ di Günther Uecker, una scatola in legno con chiodi, realizzata nel 1968 (€ 270.000 – 320.000). Da segnalare infine Cy Twombly con un lavoro a pastelli su carta, eseguito nel 1962 ,“Senza Titolo” (Roma)“, stimato (€ 200.000–250.000), un “Nudo femminile di spalle” del livornese Amedeo Modigliani, dal segno limpido e brillante (€ 60.000-80.000), due pastelli di Pablo Picasso che raffigurano uno Studio di testa di uomo (€ 200.000–250.000). e un più tipico momento della “Corrida” (€ 50.000-60.000), ambedue databili all’ultimo periodo di attività del pittore spagnolo.

Fra le sculture, una grande “Danzatrice” di Marino Marini, opera del 1945, una rarissima fusione in bronzo dove la figura è modellata nel ricordo di canoni etruschi ma con volumi e movimento moderni.


Fra i dipinti, Fernando Botero, noto per le sue figure un po’ naif è presente in asta con l’opera “Il ladro” del 1994 (€ 130.000–180.000); Giorgio De Chirico con “Natura morta con frutta e panini” del 1930 ca. (€ 70,000-100.000); Jean Souverbie, con un dipinto raffigurante “Deuz femmes drapées” del 1929 (€ 45.000-65.000) e per finire due opere di Carl Moll, eseguite negli anni ’30, al culmine della sua arte (€ 90.000–160.000 e € 70.000–100.000).


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