lunedì 15 giugno 2015

Salvador Dalì in asta con un inno all'impotenza. "Solo gli impotenti fanno grandi cose"

“Chevauchée Céleste (Celestial Ride)”, l’opera di Dalì che Christie’s propone all’asta il prossimo 24 giugno a Londra. Un’ode al potere creativo dell’impotenza. “Le persone non impotenti fanno bambini e nulla più” – diceva Salvador Dalì aggiungendo che "sono gli impotenti a fare grandi cose e compiere grandi imprese". Lo stesso Dalì dichiarò di esserlo dal 1950, sostenendo che è dalla mente delle persone impotenti che nascono musica fantastica, straordinarie opere architettoniche, sensazionali visioni.

Quella che Dalì racconta in “Chevauchée Céleste” è una bizzarra e celeste marcia trionfale che vede protagonisti il rinoceronte addomesticato e una giovane vergine nuda che ne tiene le redini. Due personaggi complementari e opposti: la vergine, dipinta come il ricettacolo della virilità dell’animale, domina la bestia e armoniosamente marciano in uno scenario celestiale e surrealista. Ma nelle mani della donna, impugnata come uno scettro, una stampella, il simbolo dell’impotenza!

Quella che Dalì racconta in “Chevauchée Céleste” è una bizzarra e celeste marcia trionfale che vede protagonisti il rinoceronte addomesticato e una giovane vergine nuda che ne tiene le redini. Due personaggi complementari e opposti: la vergine, dipinta come il ricettacolo della virilità dell’animale, domina la bestia e armoniosamente marciano in uno scenario celestiale e surrealista. Ma nelle mani della donna, impugnata come uno scettro, una stampella. Eccolo il simbolo dell’impotenza!


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