venerdì 17 febbraio 2017

Sono un vecchio Ulisse senza Itaca innamorato della pesantezza dell’arte

Questa frase sembra sintetizzare precisamente Jannis Kounellis, protagonista dell'arte italiana del dopo guerra che ci ha lasciato ad 81 anni. In realtà il maestro dell'arte povera è nato in Grecia, ma si è stabilito a Roma da quando aveva 20 anni.




Jannis Kounellis era nato al Pireo (Grecia) nel 1936. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Toti Scialoja e ha esordito nel 1960 allestendo sempre a Roma la sua prima mostra personale alla galleria “La Tartaruga”.

Le sue installazioni diventano delle vere e proprie scenografie che occupano fisicamente la galleria e circondano lo spettatore rendendolo attore protagonista. Per esempio nel 1969 l’installazione diviene vera e propria performance coi Cavalli legati alle pareti della galleria L’Attico di Fabio Sargentini (img.1) e riproposta nel 2002 anche alla Whitechapel di Londra. Il ruolo dell’artista è ridotto al minimo.

Tra i suoi lavori più famosi anche la porta chiusa con delle pietre (img.2) presentata per la prima volta a San Benedetto del Tronto e nel 72 arriva la prima Biennale di Venezia.

Al seguente link l'intervista di Philippe Daverio in una puntata di Passpartout






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