lunedì 14 settembre 2015

Mafia Capitale: scoperta la pinacoteca segreta dei capolavori di Massimo Carminati

Come si legge su Repubblica: è stato ritrovato in casa dei suoceri il tesoro nascosto di Massimo Carminati. In un armadio di metallo chiuso a chiave, simile ad una cassaforte sono stati trovati quattro disegni di Renato Guttuso e una lunga lista di documenti che svelano uno scrigno ben più prezioso, composto da decine di opere di artisti di grande fama, fra i quali anche Pablo Picasso.





Nessun olio su tela o acquarello, ma manoscritti nei quali il numero uno di Mafia Capitale, figura come acquirente: oggetto della compravendita sono, fra gli altri, sei Guttuso, due Keith Haring, un Picasso, venticinque copie varie di Mario Schifano e quattro Umberto Mastroianni. E poi documenti che attestano il passaggio di un’opera del pittore metafisico Giorgio De Chirico e dello scultore del Novecento Luigi Montanarini. Fra dipinti, sculture e monili viene stilato un elenco di cento voci. Quando vengono chiesti lumi sull’appartenenza di questi orologi, e delle decine di manoscritti che dichiarano la vendita delle opere d’arte ad ignoti, e anche direttamente al “Cecato”, i coniugi dichiarano di "non averli mai visti prima e di non saper indicare né a chi appartengono né chi li avesse introdotti nell’armadio di metallo".

È una vera passione per l’arte quella di Carminati, già svelata dal precedente sequestro compiuto dai carabinieri e della Guardia di Finanza: allora i sigilli furono messi per una serie di quadri firmati Jackson Pollock e Andy Warhol. Quello che manca all’appello, però, è ben altro. Come il Picasso e le due copie delle opere dell’artista americano Keith Haring. O come il dipinto di Luigi Montanarini, pittore contemporaneo della Scuola Romana morto nel 1998: anche in questo caso il quadro non c’è ma l’atto di cessione documenta il passaggio da uno sconosciuto, a un certo Roberto Gallo, che dichiara poi di cederlo al “Signor C”. E poi le 25 copie di Mario Schifano e i due originali dello stesso artista maledetto: “Campo di grano” e “Pomodori clonati”, ceduti però con omissione del destinatario. Quello che viene trovato è invece un’opera raffigurante una figura femminile alata su fondo multicolore, firmata Balla.

Non solo dipinti ma anche sculture: sono otto le fotografie che raffigurano le opere in rilievo in legno dell’autore contemporaneo Mario Ceroli, tuttora in vita, tutte corredate da dichiarazione di autenticità sul retro dello stesso artista.

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