giovedì 23 luglio 2015

Rilasciato il passaporto all'artista cinese Ai Weiwei

L’artista militante cinese Ai Weiwei, per lungo tempo bestia nera delle autorità comuniste di Pechino, ha annunciato all’Afp di aver riavuto il passaporto, di cui era stato privato per quattro anni dal governo. Ecco la foto che l’artista ha pubblicato sui social, con la frase: ”oggi ho recuperato il passaporto”.





Per 600 giorni Ai Weiwei ha fatto campagna per riottenere il passaporto, fotografando ogni giorno un mazzo di fiori nel cestino di una bicicletta in sosta davanti al suo studio. Un’iniziativa che ha avuto vasta eco su internet con l’hashtag #flowersforfreedom. Ai Weiwei era stato accusato di frode fiscale e detenuto in carcere da inizio aprile a fine giugno 2011, un arresto che aveva sollevato un’ondata di indignazione globale. Gli era stato poi sequestrato il passaporto. Le relazioni difficili tra l’artista e il potere di Pechino negli ultimi mesi sono migliorate. A giugno un quotidiano ufficiale aveva consigliato di ”voltare pagina” nella controversia con il dissidente. E, con un gesto fino a poco prima impensabile, le autorità avevano autorizzato l’artista a inaugurare la sua prima mostra personale nello spazio 798, quartiere di Pechino dedicato all’arte contemporanea.

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