mercoledì 16 settembre 2015

Compleanni: il 16 settembre 1887 nasceva Hans Arp

Nato a Strasburgo da madre alsaziana e padre tedesco, usò per tutta la vita due nomi: quello tedesco di Hans e quello francese di Jean, alternandoli in base alla lingua o alle varie circostanze in cui gli capitava di riferirsi a se stesso. La sua attività si colloca al centro di quella vasta corrente dell'arte moderna che, dal cubismo al surrealismo, si pose come compito non di rappresentare la realtà ma di inventare nuove realtà.

"L'arte è un frutto che cresce nell'uomo, come un frutto su una pianta, o un bambino nel ventre di sua madre" [Hans Arp]

La legge del caso, che racchiude in sé tutte le leggi e resta a noi incomprensibile come la causa prima onde origina la vita, può essere conosciuta soltanto in un completo abbandono all’inconscio. Io affermo che chi segue questa legge creerà la vita vera e propria" [Hans Arp]





Tornato in Germania alla fine del conflitto mondiale, formò il gruppo dadaista di Colonia con Max Ernst e Johannes Theodor Baargeld. Più tardi, nel 1925, partecipò alla prima esposizione dei surrealisti, alla Galerie Pierre di Parigi.

Negli anni trenta rompe i rapporti con il Surrealismo, nel 1930 partecipa alla mostra del movimento astrattista Cercle et Carré, fondato dal belga Michel Seuphor, quindi, nel 1932, partecipa alla fondazione di Abstraction-Création, movimento raccolto intorno alla rivista Transition. Nel 1942 scappò dalla Francia occupata per rifugiarsi nuovamente in Svizzera, a Zurigo, dove, nel 1943, morì la sua prima moglie, l'artista Sophie Taeuber-Arp.

La sua produzione termina con una fase in cui realizza strutture monumentali per enti pubblici, come, per esempio, la Harvard University, nel Massachusetts, 1950. Jean Arp scrive anche poesie e saggi sia in tedesco, sia in francese (Loghbuch des traumkapitans, 1965; Soleil recerclè, 1966) che ebbero grande impatto. L'artista ebbe numerosi riconoscimenti, anche a livello internazionale; vinse infatti il Premio per la scultura alla Biennale di Venezia (1954) e nel 1958 il MOMA, Museum of Modern Art di New York, gli dedicò un'importante esposizione.

Tutta l'arte di Arp è segnata dalla ricerca, attraverso la spontanea creatività dell'artista, determinata dal caso, di una essenza spirituale della realtà, quale essa è, al di là delle forme concrete in cui solitamente si manifesta; essenza che non riusciamo a cogliere, al di fuori della creazione artistica, perché la nostra percezione è abituata a muoversi soltanto nel mondo delle forme concrete, perdendo la capacità di andare oltre il livello della realtà materiale. Il Dadaismo rifiuta ogni atteggiamento razionale basandosi solamente sulla casualità, meccanismo utilizzato dai surrealisti, per far emergere l'inconscio umano, e dagli espressionisti astratti, come Jackson Pollock.

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