venerdì 19 giugno 2015

Hermann Nitsch: la mostra sospesa in Messico arriva a Palermo tra le polemiche degli animalisti

La grande retrospettiva su Hermann Nitsch, esponente di spicco dell’Azionismo viennese e creatore del mitologico Teatro delle Orge e dei Misteri, continua a portarsi dietro una serie di polemiche. Dopo l'improvvisa cancellazione a sopresa per la mostra a Città del Messico, viste le proteste degli animalisti che montarono progressivamente, con le cellule integraliste decise a far scoppiare il caos. Ora Nitchs arriva in Italia, per la precisione a Palermo, con il suo linguaggio cruento, i suoi riferimenti arcaici e la sua estetica intrisa di carne, sangue, pulsioni di morte ed esplosioni vitali, innesca puntualmente reazioni durissime tra l’opinione pubblica. L’uso di cadaveri di animali, all’interno di rituali lunghi e scenografici, non smette di scandalizzare, di scoperchiare tabù, di materializzare imperativi morali e incubi ancestrali.







Il progetto viene recuperato e riadattato per un ex spazio industriale, convertito in sede espositiva comunale, dall’altra parte dell’Oceano. Siamo a Palermo, ai Cantieri Culturali alla Zisa, nel monumentale hangar chiamato Zac. Qui, il prossimo 10 luglio, sarà inaugurata “Hermann Nitsch- Das Orgien Mysterien Theater”, mostra interamente sponsorizzata da Elenk’art e organizzata da ruber.contemporanea. Le polemiche scoppiano anche qua. Sulla pagina Facebook dell’evento è già tempo di invettive, proteste, malcontenti. Animali morti? Non sia mai. Per animalisti integralisti e spettatori dallo stomaco debole resta l’onta di un linguaggio incomprensibile, in cui non contano i tanti riferimenti a Sade, Freud, Bataille, Nietzsche, Artaud. Quel che conta, per certuni, è l’uso di creature innocenti – macellate dall’artista? recuperate da mattatoi? poco cambia – sacrificate sull’altare di un’arte “degenerata”. E quindi censurabile.



E mentre sui social il dibattito non si placa (“spero proprio non si arriverà a vedere un evento in cui viene glorificata la barbarie”, “Fermiamo questo scempio. Quando non hanno talento e idee valide, vogliono lo choc per farsi notare”, “se vi piace il sangue arruolatevi in una delle tante guerre”…), il 17 giugno è arrivata persino una petizione su Change-Org – “Cancellate la mostra di Hermann Nitsch a Palermo” – in cui viene trascritta per intero la “Dichiarazione universale dei diritti degli animali”. In un solo giorno le firme sono già 2000.
Assai improbabile che l’evento venga stoppato. Ma molti sono pronti a scommettere su un opening “caldo”, tra sit-in, manifesti, azioni di boicottaggio. Tutte cose a cui l’artista austriaco è più che abituato.


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