martedì 20 ottobre 2015

9 italiani nella 500 top artist di ArtPrice, Jean Michel Basquiat re del mercato

E’ uscito il report Artprice sull’arte contemporanea 2015. podio è tutto americano:  la Repubblica Popolare Cinese ha perso il primato nel mercato dell’arte contemporanea. Al primo posto si trova  Jean-Michel  BASQUIAT (1960-1988) con un fatturato di  125.821.223 $ per 79 lotti venduti. Al secondo posto Christopher WOOL  (1955) che con 112.993.962 $ per 48 opere vendute scalza Jeff KOONS  (1955) (81.875.747 $ e 83 lotti ) e gli sottrae il primato di artista vivente più caro in asta.

Jean Michel Basquiat




Sono 9 gli italiani in classifica, comandati dall' altoatesino Rudolf STINGEL (1956) che si posiziona bene, all’11° posto con un fatturato  di 22.201.414 $ per 30 lotti passati in asta. Al 55° posto troviamo Maurizio CATTELAN (1960) con un totale di 5.305.362 $ per 51 opere. Seguono al 129° Giuseppe PENONE  (1947) con  1.913.252 $ (14 lotti), al 220° Mimmo PALADINO  (1948) con 956.044 $ (59 lotti), al 326° Nicola de MARIA (1954) che ha venduto per 567.302 $ (25 lotti), al  355°  Francesco CLEMENTE  (1952) con 491.735 $ (29 lotti). Poco distante, arriva 361° Gino de DOMINICIS (1947-1998) con 485.250 $ (5 opere);  432° Milo MANARA (1945) che ha fatturato 374.133 $ con 58 lotti e, ultimo italiano in classifica,  Francesco VEZZOLI  (1971) al  462° posto con 337.793 $ per 4 lotti.

Ecco le cifre chiare del mercato da luglio 2014 a giugno 2015

1,76 Mrd $ di opere d’arte contemporanea, un risultato in calo del 12% rispetto all’esercizio precedente 1.800% di crescita in 15 anni, nel 2000/2001, il fatturato delle aste di opere d’arte contemporanea è stato di 93 milioni di dollari. Nel 2006/2007 ha raggiunto i 365 milioni.

13% del mercato mondiale, il peso attuale dell’arte contemporanea. 91% generato dalle prime tre potenze. Il mercato mondiale dell’arte contemporanea è così ripartito: Stati Uniti 37%, Cina 30,9% e Regno Unito 23,3%. Il resto del mondo si deve accontentare del rimanente.

410 mln $ nel regno unito, un risultato in netta crescita (+74,7%), che conferma la crescente rilevanza di Londra: solo 130 milioni di dollari separano il risultato britannico da quello cinese, a fronte dei 630 milioni di divario dell’anno passato. 2% dei ricavi in francia. In quarta posizione, ma molto lontano dal podio, il mercato francese risulta marginale rispetto ai tre leader. 36,9%, di flessione in cina, perdendo più di un terzo dei ricavi, la Cina perde anche il primato a vantaggio degli Stati Uniti.

55.400 opere d’arte contemporanea vendute. Nel 2014/2015, il mercato cinese rimane il più consistente, con oltre un quarto delle aggiudicazioni mondiali.

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