martedì 3 novembre 2015

Anniversari: 51 anni fa moriva Henri Matisse

Il 3 novembre 1954 a Nizza moriva uno degli interpreti più importanti, famosi, longevi e geniali del 900, Henri Matisse, massimo esponente della corrente artistica dei Fauves. Matisse morì per un attacco cardiaco nel 1954, all'età di 84 anni. È sepolto nel cimitero del Monastero di Cimiez a Nizza.

"Ciò che perseguo sopra ogni cosa, è l'espressione... L'espressione per me, non risiede nella passione che apparirà improvvisa su un volto o che si affermerà con un movimento violento. È tutta la disposizione del mio quadro: il posto che occupano i corpi, i vuoti che sono intorno ad essi, le proporzioni, tutto ciò ha la sua importanza. La composizione è l'arte di sistemare in modo decorativo i diversi elementi di cui la pittura dispone per esprimere i propri sentimenti... Un'opera comporta un'armonia d'insieme; qualsiasi particolare superfluo prenderebbe, nello spirito dello spettatore, il posto di un particolare essenziale. La composizione, che deve puntare all'espressione si modifica con la superficie da coprire." [cit. Henri Matisse]





Matisse operava una figurazione molto ardita ma non ha mai smesso un incessante ricerca artistica che si è spinta fino ai limiti dell'astrazione con le sue finestre (a cui si ispirerà chiaramente anche Mark Rothko) o i collage degli ultimi anni. Nei suoi inizi mira ad figurazione generalizzata e volta all'essenziale, portandosi dietro caratteri iconici del periodo del simbolismo, simboli e icone che però non vengono utilizzate in maniera evocativa come per i simbolisti, visto che icone e campiture non vogliono rimandare a nulla se non a se stesse.

Con Matisse la figura umana viene ridotta e contratta come nemmeno Cezanne prima di lui aveva osato fare. Alla lezione di Matisse si rifaranno in tanto nel corso del 900, oltre al già citato Rothko, visto che la sua iconicità arcaica, infantile e popolare venne vista e ripresa da vicino nell'art-brut di Jean Dubuffet o nella pop-art stessa. Per questi fatti Matisse può essere considerato il predecessore di un astrazione digitata e sensibilistica dove si tornerà solo negli anni 50 sempre con Rothko.

Nessun commento:

Posta un commento