mercoledì 29 luglio 2015

Ricorrenze: il 29 luglio del 1890 moriva Vincent Van Gogh

Vincent Willem van Gogh, nato a Zundert il 30 marzo 1853. Oggi è la ricorrenza della sua morte, avvenuta ad Auvers-sur-Oise il 29 luglio del 1890. Van Gogh è senza dubbio uno dei più famosi pittori di sempre, forse adirittura il più famoso e riconosciuto assieme ai grandi mostri sacri del rinascimento.

"Non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto uno schizzo che gli è riuscito male" [Van Gogh cit.]

"Non vivo per me, ma per la generazione che verrà" [Van Gogh cit.]





La sera del 27 luglio 1890, una domenica, dopo essere uscito per dipingere i suoi quadri come al solito nelle campagne che circondavano il paese, rientrò sofferente nella locanda e si rifugiò subito nella sua camera: Ravoux, non vedendolo a pranzo, salì in camera sua, trovandolo disteso e sanguinante sul letto: a lui van Gogh confessò di essersi sparato un colpo di rivoltella al petto in un campo vicino[81][82].

Al dottor Gachet - che, non potendo estrarre il proiettile, si limitò ad applicare una fasciatura mentre gli esprimeva, comunque, la speranza di salvarlo - rispose che aveva tentato con coscienza il suicidio e che, se fosse sopravvissuto, avrebbe dovuto «riprovarci»: «volevo uccidermi, ma ho fatto cilecca». Rifiutò di dare spiegazioni del suo gesto ai gendarmi e, con il fratello Théo che, avvertito, era accorso la mattina dopo, trascorse tutto il 28 luglio, fumando la pipa e chiacchierando seduto sul letto: gli confidò ancora che la sua «tristezza non avrà mai fine».

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