martedì 29 dicembre 2015

L'arco di Palmira sopravissuto all'Isis risorgerà a Londra e New York

L’arco del tempio di Bel a Palmira, in Siria, che per ora ha resistito alla furia iconoclasta dell’Isis, «sorgerà» a Trafalgar Square a Londra e Times Square, nel cuore di New York. Due copie della struttura risalente a duemila anni fa verrà ricostruita con la più grande stampante 3D al mondo in un progetto internazionale, che vede anche una partecipazione italiana, finanziato dall’Institute for Digital Archaeology, che riunisce archeologi e studiosi delle università di Oxford e Harvard.





Il tempio di Bel è stato distrutto dei miliziani dell’Isis ma uno dei suoi archi, almeno per ora, è rimasto in piedi ed è diventato il simbolo della resistenza all’oscurantismo culturale dello Stato islamico. Conosciuta come la perla del deserto Palmira, che significa città delle Palme si trova a 210 chilometri a nord est di Damasco. Prima del conflitto siriano scoppiato nel 2011 oltre 150 mila turisti hanno visitato la città ogni anno. Il tempio di Bel era considerato tra le rovine meglio conservate a Palmira, fino alla conferma della sua distruzione ad agosto. Isis ha anche decapitato Khaled al-Asaad, l’archeologo siriano di 82 anni che si era preso cura delle rovine di Palmira per quattro decenni. Il suo corpo fu addirittura esposto in pubblico.

La struttura di 15 metri verrà realizzata in diverse componenti a Shanghai e «ultimata in Italia e sorgerà vicino alla colonna di Nelson nella celebre piazza londinese durante la World Heritage Week ad aprile. Come materiale è stato scelto un composto «leggero» formato da polvere di pietra per non rendere la copia troppo pesante. Alexy Karenowska, direttore dell’ Institute for Digital Archaeology spiega che l’iniziativa è un gesto di sfida per sottolineare l’importanza internazionale del patrimonio culturale attirare l’attenzione su quanto sta accadendo in Siria: «Tendiamo a pensare al patrimonio culturale in modo un po’ “campanilistico” . In occidente la gente pensa che è un problema del Medio Oriente il fatto che Isis stia distruggendo questo patrimonio artistico. Ma la nostra idea è sottolineare che il patrimonio culturale è qualcosa che è condiviso tra le persone». L’iniziativa viene sostenuta con grande entusiasmo dal sindaco di Londra, Boris Johnson, che ha proposto di mantenere la struttura in pianta fissa a Trafalgar Square e non solo per una settimana come previsto

Nessun commento:

Posta un commento